lunedì 23 maggio 2016

Napoli pt.2 - Le Anime Pezzentelle

Secondo post su Napoli.
Durante la nostra settimana, abbiamo visto un'infinita di cose, tanto che, probabilmente, questo post sarà solo il primo di una serie a tema.
Una cosa che ci ha colpiti rispetto l'anno scorso, è stato notare come vi fossero molte più strutture aperte ed attive, e come la città in generale, apparisse maggiormente valorizzata.
È stato davvero bello ed impegnativo dover scegliere cosa vedere e cosa lasciare per il prossimo anno, segno che Napoli sta finalmente rimettendo disponibili ai turisti, buona parte dei propri tesori nascosti.
Ma iniziamo con questo giro molto random.

Uno dei luoghi che più mi sono rimasti nel cuore, è il Complesso Museale Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco.
La chiesa, venne edificata da varie famiglie nobili, per poter dare degna sepoltura alle persone costrette in povertà, che dunque non avrebbero mai potuto racimolare il denaro necessario, a questo scopo.
La chiesa, è già di per sé un' interessante visita, ma è quanto giace SOTTO di essa, a costituire la parte più suggestiva ed unica, dell'intero complesso.
Nei sotterranei difatti, si trovano i luoghi ove avveniva la preparazione e successivamente sepoltura, delle persone indigenti.
Una chiesa gemella, costruita in linea d'aria con quella soprastante, dedicata unicamente alla conservazione delle “anime pezzentelle”.
L'area è stata bonificata, le ossa ed i teschi lasciati alla “devozione” e cura popolare rinchiusi all'interno delle loro nicchie, ad eccezione di alcune, tutt'ora visibili.
Forse alcuni di voi non sanno, che a Napoli il culto dei morti, è estremamente vitale.
I napoletani hanno nei riguardi dei morti, e sopratutto delle loro anime, una sorta di rapporto d'amicizia, basato sul dare e avere.
In pratica, esattamente come avveniva (e credo avvenga ancora) al Cimitero delle Fontanelle, ossa e teschi vengono lasciati esposti, e a disposizione dei fedeli che visitano il cimitero.
Costruire piccole casette per un teschio in particolare, pulirlo, omaggiarlo con doni e preghiere, è un modo molto singolare, di invocare l'aiuto dell'anima legata al teschio.
Partendo dal presupposto che ci si trova dinnanzi ad anime ferme in purgatorio, e dunque bisognose di preghiere, il Napoletano scaltramente ha pensato, di offrire all'anima assistenza e refrigerio dal fuoco purificatore, con preghiere, gesti di affetto e doni, in cambio di grazie.
Se il teschio si dimostra ben disposto, gli verrà costruita una teca più bella, portati doni migliori e rivolte preghiere più frequenti.
Se invece delude le aspettative del fedele, il teschio/anima verrà “punito” con metodi assai rudimentali ma efficaci, come il murare la sua teca.
L'area, come detto sopra, è stata bonificata e le casette murate non solo per questioni di igiene, ma soprattutto per contrastare le visite alle anime pezzentelle, che stavano diventando troppo vivaci, assumendo i contorni di un vero e proprio culto.
Non essendo resti di Santi, la cosa non è risultata gradita alla Chiesa, la quale ha ben pensato di privare i Napoletani, di questa semplice ed onesta usanza.
Tuttavia, basta inoltrarsi dietro la chiesa sotterranea, per trovare tutto così come era in origine.
Nascosta agli occhi di chi non sa, le nicchie contenenti ossa e teschi si susseguono una dopo l'altra, in un tripudio di oggetti sacri, monetine, foto di cari e altro, sepolti sotto lo strato polveroso di secoli.


Fonte immagine: Rocaille (cliccate il link per altre info, ed interessanti immagini)

Non è più permesso scendere a salutare le anime, ma una di esse gode ancora di viste occasionali.
Si tratta del teschio di Lucia.
Adagiato su cuscini, all'interno di una nicchia solo a lei dedicata, il teschio di Lucia, col suo velo da sposa e il diadema prezioso, rappresentava e rappresenta tutt'ora, anche se in maniera minore, il punto di raccolta privilegiato delle donne di Napoli, in cerca di una grazia speciale.


Fonte immagine: Vesuvio Live

Ci si rivolgeva a lei per ottenere gravidanze o matrimoni felici, ma anche per tutte le altre problematiche, che possano manifestarsi nella vita di una persona.
Ma chi era Lucia?
Molte le leggende sul suo conto, che potete leggere seguendo questo link.
Ciò che accomuna tutte le storie narrate da secoli, è la morte violenta della giovane, poco prima o poco dopo il matrimonio.
Per questo, Lucia è stata “adottata” dalle donne di Napoli come un simbolo, un'anima particolarmente attenta ai dolori dell'universo femminile, dolori che anche la giovane ed infelice sposa, ha patito.
Si identificano le napoletane con Lucia, e forse lo stesso teschio, l'anima che esso rappresenta, si identifica nel dolore di queste donne, dandole la capacità di intercedere con migliore efficacia, all'esaudimento di grazie e favori vari.
Le napoletane andavano da Lucia donandole i propri veli da sposa, ricoprendo l'area circostante la sua nicchia di messaggi colmi di amore, speranza e dolore.
Potrei parlare ancora a lungo di Lucia e delle anime pezzentelle, ma non riuscirei mai a trasmettervi le sensazioni che ho provato visitando la chiesa, e il cimitero sottostante.
Se passate a Napoli, fate un giro. Il complesso si trova in zona centrale, ed è facilmente identificabile dalla balaustra in metallo, sulla quale spiccano dei teschi in ottone, consumati dalle mani di coloro che passano.
Suppongo si ritenga un gesto di buon augurio. Io, personalmente, ho carezzato quei teschi con molto affetto.

Complesso Museale Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco.
Via dei Tribunali, 39


venerdì 6 maggio 2016

Napoli Pt.1 - Cibo

La scorsa settimana, sono stata a Napoli, in occasione del Comicon.
Al mio ritorno, ho pensato di scrivere alcuni post, dove in maniera del tutto libera e stringata segnalo i luoghi dove sono stata, e che mi sono rimasti nel cuore.
So che tutto cio' si discosta dai contenuti sin ora proposti in questo blog, e so anche che avrei tipo mezzo chilo di roba da "recensire", ma beh... lasciatemi divertire XD
Spero che questi post possano essere utili a qualcuno, e in ogni caso, sempre di cose che amo o mi piacciono si tratta!
Buona lettura!

Dunque... primo post su Napoli. Parliamo di CIBO.
Napoli offre una vastissima gamma di cibi di strada, tutti ottimi, e in genere ben preparati.
Annusate l'aria: se l'odore e' buono, molto probabilmente lo sarà' anche il cibo.
Ecco un elenco di posti dove sono stata, e che consiglio.
Sono quasi tutti in zona centro/spaccanapoli, datosi che eravamo alloggiati in un B&B da quelle parti.

Mangi&Bevi – Via Sedile di Porto 92 (zona università)
La scoperta piu' clamorosa di questo giro a Napoli.
Trattoria alla superbuona (gente che urla, modi spicci ma mai sgarbati, ci si siede dove c'è' posto, gomito a gomito con perfetti sconosciuti) Con un menu' giornaliero che cambia in base alle disponibilità, materie prime ottime, fresche, cucinate bene.
C'è da fare la fila ed eventualmente sgomitare, ma verrete ampiamente ripagati.
Porzioni abbondanti a prezzi ridicoli, tipo sui 15 euro per due persone, con primo, secondo, coperto ed acqua/vino.

Pasticceria Capparelli - Via dei Tribunali, 325/327
Le zeppole piu mastodontiche e buone dell'universo.
Sfogliatelle finissime, zeppe di ripieno, che si fondono in bocca.
La pasticceria e' in un posto, ma per pagare potete andare al caffè collegato (per un cappuccino o -appunto- un caffè), che si trova poco piu in la' (per questo l'indirizzo ha un numero tanto strano XD)
Seguite il pulcinella sdraiato sul baba' e il profumo delizioso, e troverete di che gioire.

Pizzeria Attanasio - Via dei Tribunali, 379
Pizzeria tradizionale, ottima pizza, probabilmente una delle migliori che possiate gustare in zona.
La pizza era gigante ma leggera, tanto che non ho faticato a terminarla.
Se la pizza dopo un po' ti “ingolfa” significa che non e' fatta bene. O almeno questo e' quanto ho capito, ascoltando il mio stomaco :P

Sindaco Squisitezze Napoletane - Via Benedetto Croce, 46
Ammetto che l'anno scorso era migliore, ma resta in ogni caso un luogo da gustare sia in fatto di dolci e specialità tipiche, sia dal punto di vista estetico.
Quella vetrina e' uno spettacolo divino *^*
Ho notato un certo “infighettimento” con nuovi dolci piu' elaborati per assecondare i gusti dei turisti, ma e' in ogni caso una tappa piacevolissima ed economica dove sostare.
Ottime le graffe, e personalmente ho molto apprezzato la delizia al limone.
Niente zeppole quest'anno, cosa che ho disapprovato tantissimo.

Pizzeria Di Matteo - Via dei Tribunali, 94
Considerata tra le migliori pizzerie di Napoli, andateci per gustare la pizza a portafoglio, le pizze fritte, e la celeberrima frittatina di pasta.
Siate pazienti o imbucatevi in orari “non di punta”, perché la fila che troverete, sarà sempre piuttosto nutrita.
In ogni caso, vale la pena attendere!

Salumeria Rafele O' Lattaro - Via Dei Tribunali N. 40
Non e' un ristorante, ma se vi va di acchiappare una mozzarella di bufala buonerrima e mangiarla al volo, o come abbiamo fatto noi, in camera, dopo averla messa a riscaldare  in acqua tiepida, questo e il posto che fa per voi.
Salumi e formaggi di qualità superba, con i quali deliziare il vostro triste palato.
E salame napoletano *^*

Per il caffe’...
Caffe’ Mexico - Piazza Dante, 86
Dove la fila e’ eterna, il caffe’ perfetto, e il personale, tra una tazzina e l’altra, ha pure il tempo di fare argute conversazioni :P

Centrale del Caffe’ - Via Benedetto Croce, 16
Assai piu’ elegante come posto, ma il caffe’ e’ eccellente!

Voglia di Limoncello?
Andate da Limone' - Piazza San Gaetano, 72
Limoncello, specialita' a base di limone biologico di sorrento.
Prezzi ottimi, e qualita' garantita :D

Inoltre, se la trovate, bevetevi una bottiglietta di Acqua di Telese.
La vendono gli “acquafrescai” piccoli chioschi specializzati in bibite e granite (buonissime)
L’acqua di Telese sa di zolfo, ed ha un "attraente" odorino di acqua morta, tipo quella dei fossi, ma se ce la fate a vincere il momentaneo disappunto, avrete una piacevole sorpresa. E poi e’ curativa!